Sandro Tarantino, lo svincolato di lusso
- Lorenzo De Martino
- 3 ott 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Uno degli indiscussi talenti siciliani, nonostante la giovanissima età, è senza dubbio Sandro Tarantino Il tecnico palermitano ha già ottenuto degli ottimi risultati da allenatore, che fanno ben sperare in un futuro ricco di successi. La sua carriera inizia con la Mabbonath, in cui allena la juniores, vincendo il campionato regionale. In questo modo riesce da subito a mettersi in mostra e viene tesserato l'anno successivo dal Sant'Isidoro in Serie B. Il bel gioco espresso durante il campionato viene posto sotto gli occhi di tutti e mister Tarantino, nonostante la retrocessione, riesce a conquistare sempre più consensi.
Quest'anno, in seguito a vicende di circostanza tutt'altro che felice, Tarantino si trova senza squadra, ma il mese di collaborazione trascorso con il Petrarca Padova, squadra che quest'anno affronterà la Serie B, ma che presenta una rosa per categorie ben superiori, è risultato un'esperienza ancora più importante. "Quando mi è stata proposta la collaborazione con il Petrarca per il mese di settembre, ho accettato da subito - commenta il tecnico - Oggi posso dire che è stata una scelta che mi ha reso felice, in quanto ogni giorno mi sono rapportato sul campo con professionisti di alto livello. Inoltre abbiamo deciso di continuare questa collaborazione, in cui darò una mano nella veste di analyst".
Sandro Tarantino esce da quest'esperienza sicuramente più preparato e pronto per confrontarsi con nuove ed ardue sfide: "Il confronto sia con il mister Giampaolo, sia con i vari Foglia, Arnaudo, Maina e tutti i campioni di questa squadra, mi ha permesso una crescita continua. Torno da questo viaggio con tanti spunti e qualche conferma, che penso e spero mi rendano un uomo ed un allenatore più completo".
Successivamente il tecnico siciliano analizza il livello del calcio a 5, confrontando il futsal veneto con quello siciliano: "Avendo avuto squadre molto importanti in Serie A, il livello del Veneto è molto cresciuto. Ho notato che tatticamente si trovano squadre più preparate, anche nelle categorie più basse. Probabilmente in Sicilia, nelle categorie regionali il livello tecnico è comunque superiore".
Infine il siciliano ammette di voler tornare ad allenare, ma nonostante questo non ha fretta e non spreca il suo tempo: " Per ora impiego il mio tempo da allenatore nello studio, nella crescita e nel confronto con i miei colleghi. Sono sempre pronto, nel caso in cui si presentasse una nuova sfida, ma non mi interessa allenare per il semplice motivo di non restar fermo. La voglia di lavorare c'è ed è tanta, ma la fretta no. Penso che qualunque allenatore voglia lavorare in ambito nazionale, ma in una squadra mi interessa trovare due cose fondamentali: serietà e professionalità".
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