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Il Partinicaudace sfiora il sorpasso, ma il Grazia c'è

  • Alessio Patti
  • 10 dic 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Il pareggio è il risultato del big match di questo primo scorcio di campionato del girone A di Serie C2 ma quello che si è nitidamente percepito dopo 67’ minuti fortemente combattuti e che la capolista, il Grazia Pantelleria, e gli immediati inseguitori ad una sola lunghezza del Partinicaudace del patron Andrea Caruso, sono le compagini che, meritatamente, si sono ritagliati l’attuale ruolo di leadership tra le tredici compagini impegnate.

Una gara importante e trepidamente attesa da entrambe le contendenti e che è ha visto la presenza sugli spalti del C.S Principe di Partinico anche di Maximiliano Birchler, Delegato Regionale per il Calcio a 5. Dopo aver velocemente letto le distinte che confermavano le migliori formazioni possibili per entrambi gli organici, il match ha avuto inizio con gli ospiti pilotati in campo dal forte Roberto Maccotta che applicavano un classico 3 – 1 con la ricerca continua del pivot e sfoderando buone capacità nello sviluppare un prolungato possesso palla. I neroverdi di mister Zapparata opponevano, invece, una reiterata pressione sui portatori di palla, per innescare veloci ripartenze, e la ricerca di immediate verticalizzazioni per sfruttare le capacità e le doti di Giangrande, Costa e Tortomasi. In questo contesto, al 12’, l’equilibrio in campo era sbloccato dalla rete dei padroni di casa realizzata dall’infaticabile esterno Salvo Costa splendidamente imbeccato da Filippo Giangrande. Il rimanente periodo della prima frazione aveva un copione ben preciso con il Grazia Pantelleria alla ricerca della rete del pareggio ma con il Partinicaudace che mostrava ottima tenuta difensiva e contropiedi non adeguatamente sfruttati.

Ad inizio ripresa due momenti, alla luce del risultato finale, che sarebbero diventati decisivi ovvero il grave infortunio patito da Filippo Giangrande, che subiva la frattura composta di un dito del piede e che determinava un lungo recupero a fine match vista l’inevitabilità dell’intervento dei sanitari del 118, e poco dopo l’incredibile palla gol sprecata sempre da Salvo Crosta che, imbeccato da una efficace “rasoiata” in diagonale di Fabio Tortomasi, deviava sul palo a portiere ampiamente battuto e incredulo di tanta fortuna. Da quel momento il match viaggiava sul filo di un fragilissimo equilibrio con i padroni di casa, privi di un terminale offensivo importante come Giangrande, che abbassavano, colpevolmente, il baricentro determinando alcun nitide palle gol degli ospiti sventate dall’ottimo estremo difensore Leonardo D’Asaro, sebbene la più limpida fosse proprio un mancato autogol del generoso Leandro Cusumano che, a seguito di un veloce ripiegamento, deviava sulla traversa un disperato tentativo di anticipare l’avversario. Si arrivava, quindi, al recupero maturato dall’infortunio di inizio ripresa e, soprattutto, all’espulsione sanzionata al capitano dei partinicesi Pietro Celestra, reo di aver protestato veementemente con gli avversari per una palla giocata sebbene un proprio compagno fosse da alcuni secondi a terra e che l’arbitro Godino di Palermo riteneva meritoria della più alta, e ai più parsa esagerata, sanzione disciplinare. La conseguente inferiorità numerica era gestita dai padroni di casa con ammirevole generosità ma, proprio allo scadere dei 2’, arrivava la rete di Maccotta liberato da un veloce giro palla sul secondo palo.

Gli ultimi 2’minuti non erano sufficienti a modificare l’1 a 1 finale che lasciava molti rimpianti per il Partinicaudace ma, probabilmente, consegnava alla storia di questo campionato il risultato più giusto.

FONTE UFFICIO STAMPA PARTINICAUDACE C5

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