L'incertezza del futuro, Enzo Bruno: "Lasciamo stare i soldi, torniamo alla passione".
- FUTSAL SICILIA
- 22 apr 2020
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Continua il dibattito sugli 8 punti che la Federazione ha presentato al Governo e, come ogni tema delicato, la comunità si spacca tra gli ottimisti, che sono certi che possa essere la giusta chiave di ripresa, e i pessimisti, che rimangono con i piedi per terra giudicando utopistico il raggiungimento di tutti gli obbiettivi.

La domanda che ogni addetto ai lavori si pone, in ogni caso, è relativa alle Associazioni e al loro futuro. "Le società dilettantistiche vengono supportate dalle aziende, quindi la loro vita sportiva di dipende dalla salute di chi sottoscrive contratti di sponsorizzazione - dichiara il tecnico mazarese Enzo Bruno -. La vedo dura per il futuro, proprio perché vedo le aziende in difficoltà. E' alto il rischio che molte associazioni mollino la presa per evidenti difficoltà a reperire fondi. Non basterà aiutare queste società per un anno a mio avviso".
Fondamentale, e di comune pensiero, è anche il fatto che le stesse società debbano cambiare rotta e approccio, per adattarsi ad un'inevitabile crisi: "Se fossi al posto dei presidenti delle Associazioni Sportive, per poter far ripartire lo sport dilettantistico, punterei più sull'aspetto prettamente sociale e del divertimento per i primi anni, in modo tale che si riesca a far innamorare più gente possibile dello sport e di conseguenza, con progetti a lungo termine, sperare di far breccia nel cuore di qualche imprenditore per la serietà e la prospettiva di migliorare. Inizialmente metterei un po' da parte il risultato a tutti i costi, perché ci saranno poche imprese dalle quali attingere. Comincerei con l'evitare i rimborsi spesa che tanto incidono in parecchie società dilettantistiche, soprattutto quando diventano veri e propri stipendi".
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