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Saranno signori...del futsal siciliano! Andrea Vitale

  • Sandro Tarantino
  • 8 mar 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

Nome: Andrea Cognome: Vitale Anno: 1996 Squadra: Lubrisol Futsal Regalbuto Ruolo attitudinale: universale tattico

Quando penso ad Andrea Vitale mi viene in mente uno dei tormentoni del web che spesso viene "postato" in maniera divertente dedicato a chi va oltre l'apparenza, riferito a lui sarebbe più o meno così: "la conformazione fisica di Andrea non è fatta per il futsal, ma lui se ne frega e va in nazionale". Ecco, in una battuta c'è tutta la storia di questo ragazzo. Si perché Andrea è uno di quei ragazzi che sembrano tutto fuorché giocatori di futsal, con il suo look da chitarrista anni 60 con i capelli ricci e gonfi che ormai lo contraddistinguono, il fisico magro e un po' sgraziato, davvero non penseresti mai che sia uno dei giovani più interessanti del panorama siciliano. Invece questo ragazzo ha nelle corde (quelle del talento, non della chitarra) delle capacità davvero speciali e giudicarlo dall'apparenza spesso è un comune errore che fanno gli osservatori più superficiali. Un elemento che grazie soprattutto alla gestione di Alfredo Paniccia ha saputo guadagnarsi l'azzurro della nazionale grazie alle prestazioni eccellenti prima in Serie B e successivamente nelle storiche final eight u21 con il suo Regalbuto diventandone un simbolo silenzioso, un guerriero con il compasso.

Tecnicamente... Come già detto è un giocatore che ha una "sua eleganza", ma attenzione a confondere la grazia con la coordinazione. Andrea è un giocatore con buone capacità coordinative e questo lo si capisce da un particolare che spesso non viene menzionato (a mio parere sbagliando) tra le caratteristiche tecniche, cioè il contrasto. La sua capacità di andare a contrasto è sempre molto precisa e puntuale e lo fa uscire spesso vincitore dai duelli di questo tipo. Ha un buon mancino che lo rende un giocatore valido nel possesso di squadra e negli anni sta sviluppando un tiro convincente che lo porta con una discreta puntualità anche a finire nel tabellino dei marcatori.

Tatticamente... Qui potremmo finire per perderci nel fascino dell'analisi di questo ragazzo. Andrea Vitale è quello che mi piace definire "uno scienziato del gioco". L'ho visto giocare con consapevolezza offensiva in ogni parte del campo: sa dare ampiezza, profondità, nelle soluzioni tra le linee è uno specialista assoluto, attacca il secondo palo con tempi e ferocia e si muove sapientemente senza palla offrendo soluzioni continue con dei tempi da orologio svizzero. Con consapevolezza difensiva: sa dominare zone di campo con un'attenzione eccellente, il suo collo non sta fermo un attimo perché il suo viso si muove continuamente alla ricerca di input da analizzare ciò lo rende abile nei cambi di marcatura, nella difesa in transizione e nel sopperire agli eventuali errori dei compagni. Le stagioni nella gestione Paniccia non solo lo hanno fatto crescere e conoscere ma cosa più importante penso lo abbiano reso consapevole di che tipo di giocatore sia, due anni dove è stato protagonista in un 4-0, quello che dal mio punto di vista è il sistema di gioco più adatto alle sue caratteristiche. Tuttavia fondamentale per la sua crescita è anche l'incontro con mister Ceppi che lo ha portato a dover imparare e interpretare un altro modello di gioco, ampliando ulteriormente la sua conoscenza del futsal. Vitale è senza alcun dubbio uno degli interpreti più intuitivi che abbia mai visto in un campo da gioco, la sua lettura è talmente alta che sfocia nella "previsione" tutto quello che voi da fuori il campo state intuendo, lui lo ha già saputo, lo ha già letto e analizzato. Chissà che nel suo sangue in fondo non ci sia davvero alla fine un po' di Jimmy Hendrix, un chitarrista degli anni 60 che però suonava una musica vent'anni avanti.


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