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Saranno signori...del futsal siciliano - Salvo Murò

  • Sandro Tarantino
  • 22 mar 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

Nome: Salvo Cognome: Murò Anno: 1998 Ruolo attitudinario: Ala-pivot realizzativa Nella mitologia norrena la grandezza degli Dei si misurava spesso dalla

forza, tra tutti Thor dio del tuono e dei fulmini era il più amato dagli uomini, proprio perché il più potente. Salvo Muró nasce a Palermo ma per il modo con cui affronta il campo da futsal sembra uscito da una foresta nordica di duemila anni fa. La sua concezione di "superamento di un ostacolo" quasi sempre passa proprio dalla forza, una forza che madre natura gli ha trasmesso in un fisico e un cuore speciali. Anche per questo negli anni dove ho avuto il piacere di poterlo allenare l'ho affettivamente chiamato "barbaro". Per via di quella cattiveria agonistica fuori dal normale, smisurata talvolta, quel modo di concludere a rete con una potenza inusuale per un ragazzo così giovane, il coraggio incosciente nei contrasti e il coraggio cosciente nel prendersi in mano la squadra nei momenti importanti. Un giocatore che aumenta la prestazione in base all'importanza della gara e dell'avversario. Murò porta dentro di sé più di tutti la strada dove è cresciuto: non va in campo, parte per una battaglia; non tira in porta, spara al suo destino che lo vorrebbe fruttivendolo, barista o cameriere nei migliori dei casi; non va a contrasto solo con il suo avversario, ma contro tutti quelli che dicevano che con quella "testa calda" non sarebbe stato mai professionale e sarebbe durato due mesi lontano da casa. Oggi è un giocatore della Maritime, la più prestigiosa squadra in Sicilia e una delle più importanti di Italia per potenzialità, è un pilastro dell'Under e ha racimolato minuti preziosi in A2 con un gol ed è un professionista esemplare. In un under che sta sbriciolando ogni record, lui ha il suo personale: qualcosa come 35 gol in 23 partite. Lo scorso anno fu convocato per uno stage della nazionale ma dovette rinunciare per un infortunio e onestamente, seppur di parte, a mio parere dovrebbe assolutamente avere una seconda occasione. Tecnicamente...

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È praticamente una logica conseguenza: prendi un giovane con voglia e talento, fallo allenare con gente del calibro di Jose Ruiz, Mancuso, Zanchetta, Chimanguino ecc... e il miglioramento è naturale. Salvo in questa stagione ha affinato quelle che erano le sue capacità migliori: la conduzione ad alta velocità e il tiro; e migliorato quelle dove era leggermente più carente come i tempi di scarico da pivot e la pulizia del passaggio. Ha un buon controllo della palla e sta migliorando costantemente quello orientato, ma il tipo di controllo che domina meglio é quello del suo fisico, il suo "controllo del corpo" è eccezionale e questo è una cosa molto sottovalutata: la capacità di sprigionare grande forza ma con armonia. Seppur adoperato con meno frequenza in questa stagione per questioni tattiche, l'uno contro uno resta un suo pezzo forte e quando può puntare, spostare la palla e calciare da sinistra verso destra è devastante. I suoi strappi in accelerazione delle volte stralciano il campo in due come una folgore lasciando due, tre giocatori sul posto creando sempre pericoli. Come già detto fa gol, a ripetizione e in ogni modo. Tatticamente... Probabilmente le grandi doti fisico-tecniche di Salvo hanno messo in secondo piano quelle tattiche, invece io più di tutti posso testimoniare che Murò non solo è un giovane molto intelligente, ma è anche un amante della tattica. Del resto basta vedere come gioca in un modello di gioco complesso e pieno di regole come quello di Miki e Manolo. Nasce come pivot ma era naturale che per caratteristiche tecniche sarebbe diventato presto anche un giocatore valido in un sistema 4-0 ed eventualmente un laterale molto offensivo in un 3-1. È letale in isolamento ma sa anche giocare per la squadra e possiede degli buoni tempi di gioco. Per quanto riguarda la fase difensiva: da il meglio di sé in una difesa individuale, uno contro uno quando è concentrato può essere un osso molto duro. Quest'anno grazie a Miki e soprattutto a Manolo responsabile anche dell'under 19 della Maritime ha fatto dei miglioramenti importanti in entrambi le fasi: offensivamente si muove molto meglio "senza palla" e difensivamente in particolar modo ha migliorato l'utilizzo dei piedi (troppo spesso era invogliato a tentare l'intercettazione perdendo la marcatura) e ha anche aumentato la costanza difensiva. Salvo Muró nel campo è un conquistatore, che travolge non solo gli avversari ma anche chi lo guarda, non si può rimanere indifferenti a cotanta dominante bellezza. Ricordo bene la sua prima partita ufficiale in un campo difficile e temuto, io fui la sua prima "conquista", mi folgorò come Thor e i suoi fulmini. Mai piu ho visto a livello giovanile tanto strapotere fisico e agonistico in un solo giocatore e con ogni probabilità mai più lo vedrò.


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